mercoledì 15 maggio 2013

TEMPO DI TINTARELLA: DIBATTITO SUI SOLARI


E' iniziata l'estate e i forum di cosmetica naturale sono gremiti di dibattiti su filtri solari chimici e fisici, nanoparticelle, tintarella, vitamina D, bambini ecc.
Ci sono molte opinioni in proposito, spesso contraddittorie, anche perché la tecnologia è “giovane” e gli studi sugli effetti delle radiazioni sui filtri e di conseguenza sulla pelle sono pochi e a loro volta non concordi.


Segnaliamo alcuni articoli interessanti che spiegano le formulazioni dei prodotti solari, il loro funzionamento, e sollevano dubbi sugli effetti delle sostanze usate.




Vado al sole: che crema mi metto?

Solari con filtri inorganici in forma micronizzata

L'importanza della Vitamina D

Nanoparticelle nei cosmetici. E' allarme?



LA VIA BIOALLEGRA ALLA TINTARELLA

Due considerazioni che apparentemente sembrano contraddittorie:
- l’esposizione al sole è necessaria per la sintesi della vitamina D

- quella della tintarella è un moda degli ultimi 50-60 anni, in quanto fino ai primi decenni del ‘900 era disdicevole per le nobildonne mostrare la pelle abbronzata, che era indice di lavoro manuale. In quanto moda, possiamo guardarla con occhio critico e consapevole.

Rispetto alla prima esigenza, è opinione di molti medici che per un corretto sviluppo osseo bastano 10 minuti al giorno di esposizione alla luce anche non diretta.

Per l’esigenza estetica, invece, a nostro parere ci si dovrebbe esporre al sole poche ore al giorno, al mattino prima delle 11 e il pomeriggio dopo le 17. In questi orari il sole è più basso sull’orizzonte e i raggi più filtrati dall’atmosfera, quindi non dovrebbero danneggiare la pelle, a parte i tipi delicatissimi. Perciò in tali ore il solare non è necessario e basta tenere idratata la pelle.
L’abbronzatura non sarà rapidissima o “selvaggia”, ma risulterà più naturale e non invecchierà l’epidermide.

Nelle altre ore si può stare in pineta o sotto una veranda, godendo comunque della luce diffusa e se si sente la necessità di fare un bagno rinfrescante, si può fare con una maglietta o un copricostume addosso.


A chi ha ritmi di vita incompatibili con tale metodo e magari ha pochi giorni a disposizione e non vuole rinunciare all’abbronzatura, raccomandiamo di scegliere un solare con filtri fisici micronizzati ma non “nano”. Di spalmarne una quantità generosa e di ripetere l’applicazione più volte durante l’esposizione. Infatti gli indici di protezione sono calibrati su quantità più abbondanti di quanto siamo soliti usare.


Infine è bene ricordare che:
# i raggi ultravioletti sono in grado di attraversare le nuvole;

# anche sotto l’ombrellone si riceve più del 50 % di tutti i raggi ultravioletti;

# il 95 % degli ultravioletti penetra attraverso l'acqua;
# il 50 % degli Uv-B colpisce la Terra tra le 11.00 e le 16.00, rendendo tale fascia oraria più a rischio di fotodanneggiamento;

# la radiazione solare raggiunge la retina, sarà quindi bene indossare occhiali con lenti scure;

# i bambini, specie prima dei tre anni, non andrebbero esposti al sole senza indumenti, lenti scure e cappellino.

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